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La Casa del Fanciullo a Boncore dal 1970

Tanti i ragazzi accolti con disagi e problematiche familiari, che hanno trovato in essa una famiglia.

La Redazione

L’Istituto Assistenziale “Casa del Fanciullo” a Boncore ha iniziato la sua attività l’11 aprile 1970. Tale opera è nata in seno alla Parrocchia che, collocata in una zona disagiata, costituita da famiglie dedite al lavoro dei campi e alla pastorizia con un reddito alquanto precario, ha iniziato a dare un sostegno ai piccoli parrocchiani circa l’istruzione primaria.

Negli anni successivi questa forma di assistenza si è allargata a zone non più circoscritte nell’ambito parrocchiale. Si è iniziato ad accogliere minori provenienti dai comuni limitrofi, affidati all’Istituto dal Tribunale per i Minori di Lecce. L’Istituto Assistenziale è sotto la responsabilità del Sacerdote Parroco Don Pasquale Rizzo, coadiuvato da quattro assistenti diplomate e da tre inservienti che curano l’attività educativa dei minori (ospitati).

L’Istituto accoglie i minori che sono spesso vittime del degrado della famiglia nel mondo di oggi. Si evidenzia maggiormente nel disagio dei figli spesso abbandonati e privati dell’affetto di uno dei genitori o addirittura di entrambi, quando questi si volgono verso altri nuclei familiari.

Nella Casa del Fanciullo l’impegno per la crescita fisica, morale e religiosa.

All’accoglienza ne consegue l’impegno a curare la loro crescita fisica, morale e religiosa, in modo che il minore trovi nella Casa il calore familiare che non ha potuto trovare nella propria famiglia. E poi vivere spensieratamente la propria fanciullezza, quando situazioni familiari lo costringono a farsi carico di problemi che non sono quelli di un ragazzino.

Tali realtà toccano non pochi minori e spesso, purtroppo, rimangono nell’indifferenza dei più. L’Istituto Assistenziale, debitamente aggiornato nelle strutture e negli approcci educativi, svolge una funzione preziosa. Non si pone in alternativa, ma piuttosto compensa ciò che la famiglia non ha potuto o saputo dare loro.

L’acquisita disponibilità del ragazzo a vedere gli educatori come persone amiche, permette di risalire la corrente del fiume in piena che lo attraversa. Nella navigazione si trovano grandi scogli: la difficoltà iniziale a far riapparire il sorriso nei loro occhi; il rifiuto al nostro primo aiuto; la violenza che spesso esplode tra loro ingiustificata, realtà che non sappiamo fino a che punto si è in grado di mitigare.

Spesso però è di conforto il loro confidarsi, il vederli condividere tra loro i momenti più brutti con una solidarietà inimmaginabile, la capacità di vivere piccoli e grandi drammi che li colpiscono.

Casa del Fanciullo a Boncore

Un’accoglienza media di circa 25 minori, spesso imparentati tra loro.

L’Istituto Assistenziale “Casa del Fanciullo” a Boncore, fin dall’origine, ha sempre ospitato in media circa 25 minori: maschi e femmine, ma sempre fratelli e sorelle fra loro, rendendo così saldo almeno il legame tra i figli della stessa famiglia. Per ricreare un clima familiare sono state apportate sostanziali modifiche alle strutture, garantendo loro il proprio spazio.

Hanno a disposizione, nei dintorni della struttura muraria, area a sufficienza per giocare, senza nessun cancello che funga da recinto ove senza dubbio si sentirebbero chiusi. Sono a loro disposizione aule per lo studio, un campetto, una sala gioco adeguatamente attrezzata. Frequentano la Scuola Statale Elementare, Media e Superiore, dividendo le ore del pomeriggio tra la ricreazione, studio e preghiera.

Hanno la fortuna di trovarsi vicino al mare e con la bella stagione il divertimento in acqua è assicurato. Ma al di là di tutto questo c’è il desiderio di assicurare ai piccoli ospiti un’accogliente ospitalità e la forte voglia di aiutarli a crescere, lasciando in molti un affettuoso e nostalgico ricordo per gli anni trascorsi nell’Istituto di Boncore.

Le numerose visite che gli ex alunni dell’Istituto tornano a fare ci dicono che il gran numero dei minori assistiti, dichiarati “minori a rischio”, hanno trovato serenità, tranquillità e possibilità di risolvere alcuni problemi.

Ciò sta a sottolineare quanto sia stato veramente provvidenziale una tale Istituzione. Così grazie alla dedizione degli assistenti, all’aiuto offerto dagli amici volontari e al contributo economico dei benefattori, ha continuato a svolgere la sua opera educativa e formativa.

Documento d’archivio parrocchiale: relazione Visita Pastorale 1993

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