a cura di Massimo Peluso
La frisa o “friseddhra” è tra i prodotti più rinomati della tradizione salentina. L’origine di questa prelibatezza non è definita. Risale almeno al IX secolo, quando i crociati la utilizzarono nelle loro avanzate, per via della sua lunga conservazione, destinazione Terra Santa. In tempi più recenti, come dimenticare gli stessi pescatori del Salento, i quali non disdegnavano il suo sapore, per accompagnarla alla nota zuppa di pesce preparata sulle barche, come “Lu quataru”.
La leggenda narra che la frisa fu portata in Salento da Enea la quale sbarcò a Porto Badisco, sulla costa adriatica. Possiamo inserire la frisa tra le ciambelle biscottate, in quanto dopo la prima cottura è tagliata a metà trasversalmente con un filo, per poi venire infornata nuovamente per eliminarne l’umidità.
E’ a base di farina di grano duro, d’orzo o integrale. Ha gli stessi valori nutrizionali del pane: buon contenuto di carboidrati e di vitamine B. Se in tempi passati era un prodotto per ricchi, col tempo è divenuto il pane dei poveri. Pane consumato da contadini e pescatori, (magari con l’acqua di mare!) durante le pause lavorative.
La Sagra della Frisa sarà accompagnata da musica dal vivo.
Oggi è richiesta dai turisti e gustata in spiaggia nelle serate estive anche dai più giovani. La frisa viene accompagnata da un buon bicchiere di vino e dal dolce suono di una chitarra. Il procedimento prevede come da tradizione la fase della spunzonatura. Sarebbe ammorbidire la friseddhra all’interno di un contenitore d’acqua: ovviamente il rilascio prolungato o ridotto inciderà sulla sua croccantezza finale.
Il passo successivo è l’aggiunta di olio extravergine d’oliva, pomodori a spicchi o spesso sistemati con le mani per far venire fuori i semini e il sale. Le varianti sono le più disparate: dal già citato tonno, passando per i chiapperi, olive, della buona rucola, origano e tanti altri abbinamenti fantasiosi come la peperonata o verdure grigliate. Un vero fiore all’occhiello della nostra gastronomia, che si rinnova domenica 18 giugno dalle 20:30 a Nardò, in occasione della Festa del Sacro Cuore di Gesù.
La Sagra della Frisa giunge infatti alla XXVIII edizione e per coloro che volessero degustarla, appuntamento presso il campetto parrocchiale. Musica dal vivo garantita dalla presenza di #Live Music 73048 di Claudio Cavalera (voce), Pierpaolo Ronzino (tastiere e voce), Antonio Gatto (basso), Marco Tuma (sax), Mauro Guido (chitarra) e Gianluigi Spada (batteria).